Romagnano Sesia. Campo sportivo di Via Monte Bianco. Gara di ritorno valevole per l’accesso al campionato regionale di categoria: Romagnano vs Sparta.

Si sarebbe dovuto vincere con tre gol di scarto per rendere concreto il sogno della nostra Juniores, ovvero la difficile impresa di ribaltare il pesante passivo (5-2) subìto a Novara. È arrivata invece di nuovo una sconfitta, per 3-1, che se da un lato ha pure mostrato la voglia di rivincita della squadra, dall’altro ha contemporaneamente decretato la superiorità complessiva degli avversari sul doppio confronto.

Ma non è stata una disfatta e, anzi, qualche occasione a gara ancora aperta il Romagnano l’ha avuta per avviare la rimonta. La nostra Juniores ha infatti iniziato all’attacco la partita proponendo quella cifra tattica che ha contraddistinto lunghi tratti di entrambi gli incontri: col Romagnano a imbastire gioco attraverso una manovra corale privilegiando gli scambi nel breve e le sovrapposizioni; e con lo Sparta – ieri sera forte anche del risultato dell’andata – ben disposto in difesa e sistematicamente pronto a servire con lanci lunghi i due classe ’97 – calciatori già aggregati alla Prima Squadra e prestati alla Juniores per questa sfida decisiva – che hanno garantito agli ospiti quella superiorità fisica e concretezza sotto porta che a noi, troppo spesso, nel doppio confronto è mancata. Purtroppo, da parte dei nostri, si sono poi riviste anche ieri sera alcune incertezze difensive che mal si accompagnavano con la necessità contingente di non subire reti e di vincere con un scarto di tre gol.
Dopo almeno una nitida occasione per parte, in vantaggio sono andati gli ospiti con un colpo di testa da centro area. E se a inizio ripresa il pari di Malinverni ha rinfrancato lo spirito alimentando gli ultimi assalti e speranze di rimonta, il nuovo vantaggio ospite ha di fatto chiuso la partita. A seguire un brutto episodio ha rischiato di far degenerare l’incontro in una rissa collettiva, ma l’arbitro ha subito ripreso il controllo della situazione infliggendo una insindacabile espulsione al calciatore dello Sparta responsabile del gesto. La partita si è poi conclusa con la squadra ospite che, nonostante l’inferiorità numerica, in occasione di una ripartenza, è arrivata a realizzare la terza marcatura, che fissava il risultato finale sull’1-3.

Mister Lampariello, giustamente, guarda avanti e coglie anche gli aspetti positivi da cui ripartire per far bene in una stagione che è solo all’inizio: “I ragazzi sapevano di dover fare un’impresa e, nonostante il risultato, devo riconoscere loro che hanno dato tutto, onorando la gara fino alla fine. Abbiamo sempre cercato di giocare a calcio, anche impostando l’azione della retrovie. E non sono mancati buoni scambi e trame di gioco. Purtroppo, come già all’andata, si è pagato in maniera determinante l’aspetto fisico, con i due classe ’97 dello Sparta che hanno fatto la differenza, specie sui lanci lunghi, molto utilizzati dagli avversari. Adesso ripartiamo, consapevoli di essere in grado di proporre un buon calcio e indifferenti alle molte squadre che preferiscono attuare il più semplice, e alle volte più redditizio, schema del… ‘palla lunga e pedalare’. Insomma: con tutto il rispetto per il compianto professor Scoglio, il nostro modo di giocare non cambierà!”.

Nei prossimi giorni è prevista la pubblicazione del calendario della Juniores, con la prima giornata fissata nel fine settimana del 24-25 settembre.

3 commenti

  1. Mi è capitato di leggere il commento alla partita, perchè segnalatomi da altre persone e dato che, sentendomi parte in causa, visto che sono l’allenatore della Juniores dello Sparta Novara, ho ritenuto opportuno fare delle precisazioni senza con questo voler aprire un dibattito polemico, con chicchessia. Precisazioni che riguardano la mia concezione di sport e di calcio, in particolare, esprimendomi esclusivamente su rilievi di ordine tecnico. Definire lo stile di gioco di una squadra con un’affermazione del PALLA LUNGA E PEDALARE, la ritengo una cosa estremamente riduttiva e superficiale ed andrò a spiegare il perchè, senza voler insegnare niente a nessuno e senza alcuna pretesa di far cambiare idea a nessuno.
    PUNTO PRIMO: in sport come il basket in particolare, esistono diversi stili di gioco, applicabili e adattabili anche nel corso della stessa gara. Non esiste un solo modo di giocare ma ne esistono tanti. Anch’io con la mia squadra tendo a giocare in modo diverso sia in base all’avversario che alle condizioni della partita. E poi non è che lanciamo la palla in avanti a casaccio come sembra emergere dalle considerazioni dell’allenatore del Romagnano. Non conoscendo il modo di allenare di una squadra sulla base di che cosa la si giudica? Io non mi permetteri mai di farlo in questo modo perchè ognuno di noi trasmette il calcio che più gli piace. Giocando palla lunga e pedalare non si vincono campionati regionali e come i gruppo 98-99-97 dello Sparta hanno fatto. E’ frutto di una programmazione seria e non di improvvisazione come sembra evincere da tale affermazione
    SECONDO PUNTO: uno non deve pensare di insegnare calcio pensando che lo stile di gioco sia solo uno. Io non ho mai avuto una concezione manichea della tattica di gioco; non esiste uno stile di gioco bello ed un altro brutto. Al contrario ne esistono tanti ed io personalmente non mi permetterei mai di giudicare quello degli altri, avendo un’etica professionale, in modo così ironico e riduttivo come è stato fatto dall’allenatore del Romagnano Juniores.
    CORTESI SALUTI E SENZA ALCUN RANCORE ERNESTO MARCHI ALLENATORE DELLA JUNIORES DELLO SPARTA NOVARA…….

    1. Salve mister Marchi, grazie innanzitutto per l’attenzione che ha voluto dedicare a quello che scriviamo su questo sito. Ne siamo sinceramente onorati.

      Come avrà sicuramente notato, l’articolo contenente le dichiarazioni del suo collega Lampariello è stato pubblicato sul sito web del Romagnano Calcio. Un sito che per sua natura è – e vogliamo che rimanga – un po’ di parte e un po’ tifoso, sempre naturalmente assicurandoci che ci si esprima in modo civile e non offensivo; limite, quest’ultimo, che riteniamo non sia stato assolutamente oltrepassato.

      Detto ciò, ci dispiace ugualmente molto che lei abbia interpretato quella che era solamente una battuta sul “palla lunga e pedalare”, come un’uscita seriosa e categorica in merito a come si dovrebbe o non si dovrebbe giocare a calcio. E ci dispiace soprattutto che l’abbia intesa come diretta esplicitamente alla sua persona, quando invece le parole del nostro mister dicono altro.

      Adesso ripartiamo, consapevoli di essere in grado di proporre un buon calcio e indifferenti alle molte squadre che preferiscono attuare il più semplice, e alle volte più redditizio, schema del… ‘palla lunga e pedalare’. Insomma: con tutto il rispetto per il compianto professor Scoglio, il nostro modo di giocare non cambierà!

      Ora, dato che lei ha speso del tempo per farci notare con dovizia tutto quello a cui pensava avesse voluto alludere Lampariello, riteniamo cortese e doveroso spiegarle che quelle poche parole che l’hanno urtata, sono semplicemente l’accenno, espresso nella forma di una battuta, di un’idea di calcio. L’idea di calcio del mister della nostra Juniores. Un’idea di calcio tanto legittima quanto parziale e personalissima, così come lo sono tutte le idee di calcio di tutti gli allenatori. Un’idea di calcio che inevitabilmente, nel momento in cui viene affermata, finisce per negare tutte le altre. Non in termini assoluti, ma in termini di scelta. Quelle poche parole che l’hanno urtata sono poi un semplice commento rilasciato alla veloce da un mister a cui era stato chiesto un giudizio su Romagnano-Sparta, per completare l’articolo che sarebbe finito sul sito web della sua società. E sempre quelle poche parole che l’hanno urtata sono anche le parole di un mister deluso per la mancata vittoria, ma che nel contempo ci teneva a ribadire con forza – in primis a se stesso e ai suoi calciatori – la bontà della propria idea di calcio, anche e soprattutto perché ciò accadeva poco dopo che si era patìta una sconfitta. Ci auguriamo che ora, quelle stesse parole, possa anche lei comprenderle un po’ meglio.

      Ad ogni modo, a quanto già detto, vogliamo aggiungere che Mister Lampariello – a cui la nostra società ha esplicitamente chiesto di non risponderle in questa sede per evitare quell’inutile coda polemica che lei stesso, giustamente, fa intendere che sarebbe fuori luogo voler ricercare a tutti i costi – ecco, proprio mister Lampariello, appena ha letto questa sua reazione, si è subito detto molto rammaricato per il fraintendimento e sicuramente d’accordo con lei sul fatto che gli stili di gioco possibili sono tanti e che sarebbe certamente limitante parlare solo di “uno stile di gioco bello ed un altro brutto”.

      Un caro saluto dunque signor Marchi, a nome del Romagnano Calcio e del signor Lampariello. E in bocca al lupo a lei e ai suoi ragazzi per il prosieguo della stagione!

      PS: se per caso sentisse la necessità di domandare o di condividere qualche ulteriore chiarimento, la preghiamo cortesemente di scriverci direttamente sulla e-mail dell’associazione. Grazie ancora.

  2. Grazie per la risposta e le parole spese senza alcun intendimento polemico e nella certezza di mantenere ancora sereni rapporti…. come da voi evidenziato la mia voleva essere solo una precisazione a difesa del mio lavoro svolto con grande dedizione e passione da ormai più di 30 anni…. sicuramente domani mi sentirò con il vostro mister per chiudere lì la cosa….. rinnovo ancora i miei più cordiali saluti…. ERNESTO MARCHI…..

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